La storia
Cade la testa di Giovanni Battista.
Viene messa su un piatto e portata a Salomè.
Quest’ultima viene presa da sentimenti di paura ed agitazione: la superstizione gioca il suo ruolo e Salomè teme che Giovanni Battista torni in vita e si vendichi.
Salomè fa seppellire la testa lontana dal corpo per scongiurare pericolose vendette.
I cristiani devoti pregano di fronte al corpo e conservano le ossa del Santo come preziose reliquie.
L’imperatore romano Giuliano l’Apostata non tollera tale devozione e fa bruciare i resti del Santo per disperderne le ceneri: ma un monaco volenteroso riesce a raccogliere le ceneri e a custodirle.
Passano i secoli e dopo varie peregrinazioni, alla fine della Guerra Crociata, il genovese Guglielmo Embriaco porta le ceneri del Battista in città.
Questo il racconto di Jacopo da Varagine; ma altre storie si intrecciano su Giovanni Battista, patrono della città di Genova, celebrato il 24 giugno.
La rappresentazione artistica
Passeggiando per la città si scoprono mille riferimenti alla devozione che, secolo dopo secolo, è cresciuta e ha dato vita a manifestazioni artistiche diverse. Affreschi e quadri, nelle chiese e nelle dimore private, ci raccontano questa devozione, così come i sovrapporta con le effigi del Santo che battezza Gesù o che vaga coperto di pelli nel deserto.
In Piazzetta San Giovanni il Vecchio, sul portale del Battistero, lo troviamo con i piedi in acqua e con gli angeli in attesa di ricoprirlo con le vesti, dopo il Battesimo di Gesù.
Nel sovrapporta in vico delle Mele 6 il Santo è in un deserto tutt’altro che arido e brullo, anzi ricco di animali e piante.
La devozione
Il clou della devozione si ha con la processione delle reliquie del santo, posizionate sulla bellissima arca processionale conservata al Museo del Tesoro della Cattedrale di san Lorenzo.
La cassa in argento, del XV secolo, ci racconta gli episodi delle vita di Giovanni: dall’annunzio della sua nascita all’incredulo futuro padre Zaccaria, fino alla decapitazione voluta da Salomè e alla sepoltura del corpo senza testa.
Anche quest’anno la processione partirà dalla Cattedrale, dopo la celebrazione dei Vespri delle ore 17, con la benedizione della città e del mare.
Nel Museo del Tesoro, altri oggetti ci raccontano la venerazione ispirata dalla presenza delle sacre reliquie. Otre a stipi e casse diverse per contenere tali reliquie, l’oggetto sicuramente più significativo è il piatto su cui, secondo la tradizione, la testa del Battista fu presentata a Salomè: oggetto preziosissimo in calcedonio, decorato con oro e smalti, vale la visita al Museo.