A lezione di affresco con David Mayernik

A lezione di affresco con David Mayernik
20 Novembre 2022 Lucia

Avete mai visto realizzare un affresco? Sapete come si fa?  La settimana scorsa ho avuto la fortuna di partecipare ad un incontro illuminante e coinvolgente presso la Villa dei Pini della Fondazione Bogliasco.

Era una mattina di novembre con il sole e la temperatura ancora estivi, e l’atmosfera del giardino della villa era godibilissima.

Ma ora vi racconto l’incontro col Prof. David Mayernik, ospite della Fondazione.

 

 La nascita di un affresco

Non è sempre facile passare dalla teoria alla pratica e non sempre le nozioni teoriche sono comprese a fondo se non si ha la possibilità di vederle messe in pratica. Ecco perché l’incontro con il prof. Mayernik, architetto e professore associato alla American Academy a Roma, è stato davvero chiarificatore.

Su un disco di terracotta preparato appositamente per l’occasione ha voluto mostrare i vari passaggi che portano alla realizzazione di un affresco.

Il substrato, detto arriccio, è un impasto di calce e sabbia ed è la base di partenza del lavoro: su questo si stende l’intonaco, un  secondo impasto di calce e sabbia fine che ancora bagnato sarà il supporto del colore. Il disegno verrà realizzato incidendo la calce ancora umida. Nella foto che vi propongo si vedono le linee incise del disegno.

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Poi con precisione si passa ai colori, realizzati con pigmenti naturali, che

devono avere la caratteristica di durabilità e che non devono creare reazioni chimiche con la calce, bensì incorporarsi con il substrato di intonaco.

A questo punto viene il difficile! Eh sì, perché la tecnica dell’affresco non consente errori: non si possono avere ripensamenti e fare correzioni, come per esempio nella pittura ad olio.

Proprio per questo il Vasari scriveva che “è sommamente difficile condurlo a perfezione” e la tecnica dell’affresco “vuole una mano destra, risoluta e veloce”, ma alla fine il risultato è strabiliante: il Vasari suggerisce “di tutti gl’altri modi che i pittori faccino, il dipingere in muro è più maestrevole e bello”.

Il tutto si deve poi realizzare in poco tempo, prima ovviamente che l’intonaco diventi asciutto.

 

E’ stato bello vedere David Mayernik realizzare il tondo con la figura di Diana: pennellate veloci,  ma sicure, realizzate senza esitazioni, con grande abilità.

Per me stato davvero un piacere partecipare a questo incontro, seguito da una breve conversazione in giardino sull’approccio diverso alle tecniche agli stili pittorici con un gruppo di artisti guidati dalla sempre cordiale e interessante Ivana Folle, vice presidente della Fondazione Bogliasco e Direttore del Centro Studi.

In questa foto Ivana Folle, che ringrazio ancora, mentre ci legge le parole del Vasari sulla pittura a fresco, nel meraviglioso contesto del giardino della Villa dei Pini, affacciato sul mare.

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