La circonvallazione a mare: spesso faccio questo percorso in autobus o in macchina e mi sono sempre ripromessa di rifarlo a piedi, certa di trovare qualche curiosità da raccontarvi lungo il cammino.
La casa del Mutilato
Parto dal palazzo della Questura e poco dopo trovo la Casa del Mutilato, inaugurata nel 1938 da Mussolini, con la sua facciata a fasce bianche e nere dove campeggia la scritta La Guerra è la lezione della Storia che i popoli non ricordano mai; presso l’ingresso si staglia la statua della Vittoria di Guido Galletti e sul lato si trova il gruppo scultoreo del Mutilato di Eugenio Baroni.
Ricordo anni fa il cinema Ritz, quando non esistevano le multisale e qui venivano proposti, nel cinema d’essai, film d’autore.
La Fiera di Genova
Attraverso la strada per affacciarmi sul Palasport e sui padiglioni della Fiera di Genova.
Spicca il tetto azzurro del Padiglione B realizzato nel 2009 da Jean Nouvel.
In questo momento gli spazi della Fiera sono un po’ in stato di degrado, ma esistono progetti di riqualificazione e quindi, come tutti i Genovesi, speriamo bene!
Ho tanti ricordi di edizioni del Salone Nautico e di Euroflora e del mio primo concerto al Palasport per ascoltare Fabrizio de Andrè.
A proposito di concerti, sapete che nel giugno del 1965 al Palasport di Genova si sono esibiti i Beatles in un’esibizione durata circa 35 minuti?
Gli stabilimenti balneari
Continuo la mia passeggiata, mi affaccio e vedo la sopraelevata e le strutture dei cantieri navali del porto.
In questa zona fino agli anni 50 c’erano degli stabilimenti balneari: i Bagni della Strega e i Bagni della Cava, frequentati da bambina da una mia vecchia zia. E mi viene in mente un racconto che mi faceva spesso, quando ricordava quando era piccola, frequentava la stessa spiaggia di Vittorio Gassman (erano quasi coetanei). Mi raccontava che mentre gli altri bambini giocavano con le biglie, il piccolo Gassman, in piedi su una sedia, recitava poesie; il buon giorno si vede dal mattino!
Corso Aurelio Saffi
Sul lato monte di Corso Aurelio Saffi si affacciano i bei prospetti di edifici condominiali fino ad arrivare al cancello di Villa Croce, oggi sede del Museo di Arte Contemporanea, di cui vi ho parlato in questo post.
Poco dopo sulla destra, in un a piccola aiuola, si trova il busto di Nicolò Garaventa (1848-1917), educatore filantropo che a bordo della omonima nave-scuola accoglieva ed educava giovani sbandati. Poco oltre le bellissime arcate neogotiche della loggia di Villa Mylius. Da lassù la vista spazia dal Monte di Portofino alle Alpi del Ponente ligure.
Continuo la mia passeggiata, in una zona effettivamente trafficata, con le macchine che sfrecciano sulla circonvallazione che qui diventa parallela alla sopraelevata.
Da un lato i pontili del porticciolo Duca degli Abruzzi e la sede dello Yacht Club Italiano, fondato nel 1879 ( è il più antico club velico italiano e uno dei più antichi del Mediterraneo); dall’altro lato la zona di Madre di Dio, distrutta dai bombardamenti, e le Mura delle Grazie con gli edifici della collina di Castello.
Corso Maurizio Quadrio
Presso un benzinaio in corso Quadrio una scaletta vi porta all’oratorio di San Giacomo della Marina, vero e proprio scrigno di opere d’arte, da non perdere.
La mia passeggiata lungo la circonvallazione a mare sta giungendo al termine, con l’ultima tappa di fronte all’ex Mercato del Pesce, esempio di architettura razionalista degli anni ’30. Sulla facciata dell’edificio ormai in stato di abbandono trovo le piastrelle di Tiler, lo street artist genovese.
4 Commenti
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Ciao Lucia!
Sei una miniera di informazioni sulla nostr amata città…-
Autore
Troppo gentile!!
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Grazie per la painsseggiata virtuale in questa domenica di isolamento
Ornella-
Autore
Speriamo di poterla fare presto di nuovo… e anche tante altre!!!
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