Alla scoperta di Porto Maurizio

Alla scoperta di Porto Maurizio
11 Dicembre 2018 Lucia

Sono andata a Porto Maurizio; conosco meglio Genova ed il Levante ligure, ed ogni volta che vado a Ponente faccio delle piacevoli scoperte.

Porto Maurizio è una delle due parti di Imperia (divisa dalla vicina Oneglia dal fiume Impero).

 

 La zona a mare di Porto Maurizio

A livello del mare c’è Borgo Marina con le spiagge di sabbia fine e il porto turistico; lungo la costa una passeggiata corre a strapiombo sul mare, frequentata anche da ciclisti. Ha il nome romantico di Passeggiata degli Innamorati e porta a Borgo Foce. Il paesaggio circostante è così diverso, il mare è più aperto e la costa più piatta rispetto alla riviera di Levante e rimango inebriata dalla luce accecante che si riflette sulle onde.

 

 Il centro storico di Porto Maurizio

Lasciato il lungomare una serie di scalinate, stradine e vicoli si inerpicano sulla collina del Parasio, il centro storico di Porto Maurizio.

Le logge di santa Chiara sono come un lungo balcone, dal quale si godono scorci sul mare: costruite nel XVII secolo sulle antiche mura sono adiacenti al convento delle suore di clausura.

E’ facile perdersi in questo dedalo di strade che salgono tortuose e che combattono col mio incerto senso dell’orientamento; ma per fortuna tra una casa e l’altra, dietro un angolo, si scorge il mare e si ritrova facilmente la direzione.

Le case non sono altissime ed hanno i muri coi tipici colori liguri, solari come il giallo, l’ocra, l’arancione ed il rosso antico; è bello gironzolare senza meta, camminare lungo un muro e arrivati ad un angolo scoprire che ci sono ancora altri scalini per salire verso piccoli spiazzi, strette viuzze, archivolti sostenuti da antiche colonne.

Peccato che questa bellissima parte di città si stia pian piano disabitando: molte case sono abbandonate, le finestre chiuse e per le strade si vede poca gente. Forse alcune sono ormai seconde case e mi auguro ci sia un po’ più di vita nei mesi estivi.

Sono poi stata nella vicina Oneglia e ho visitato il Museo dell’Olivo; ma questo ve lo racconto in un prossimo post…

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