Amo Genova e adoro la Liguria. Sono sentimenti che ho provato da sempre, ma scrivendo su questo blog ne ho preso una consapevolezza maggiore. Le ragioni di un sentimento non si spiegano facilmente, ma come promesso in un mio vecchio post provo a dare delle motivazioni per poterle condividere con chi mi legge.
Amo il caos urbanistico della città di Genova. Accanto a palazzi con mattoni e bifore medievali sorgono edifici di cemento armato degli anni ’50; tra alti muri grigi, apparentemente impenetrabili, si aprono piccoli giardini dove, in primavera, alberi fioriti scoppiano di colore.
Mi piace l’atmosfera della prima nevicata sui monti: quando scendono i primi fiocchi, il profumo dei pochi centimetri di neve mescolato con l’aroma dell’aria salata mi regala una nuova euforia.
Sarà che sono genovese… ma il carattere dei liguri mi piace tantissimo! Saremo mugugnoni, un po’ introversi e poco socievoli al primo impatto, ma mi piace la nostra riservatezza che si trasforma, in tante occasioni, in sincera amicizia, la generosità poco esibita, l’auto ironia che strappa un sorriso.
Sono fiera della nostra storia… quella con la S maiuscola e quella dei piccoli episodi (a volte leggendari) che ci vedono protagonisti di azioni coraggiose, eroiche, vincenti cosicché, in passato come oggi, possiamo dirci abitanti della Superba.
Adoro la cucina ligure… non solo quella dei piatti tipici più noti da gustare in ristoranti e trattorie, ma anche quella delle ricette tramandate di famiglia in famiglia nelle vallate dell’entroterra che animano le sagre delle serate estive.
Amo il dialetto genovese. Mi piace il suono delle parole, la cantilena delle frasi. Anche se non parlo in dialetto, mi piace infarcire il discorso di qualche parola, intercalare le mie frasi con qualche espressione dialettale.
Mi piace il fatto che il paesaggio in Liguria cambi così repentinamente e spostandosi di pochi chilometri si passi da coste rocciose a monti coperti di brughiera, da spiagge sabbiose a boschi fitti di faggi, di castagni o di pini, da vigneti e uliveti a vallette con prati erbosi dove pascolano gli animali, dal mare a piccoli laghetti incastonati tra il verde dell’entroterra.