Nel 1985 si inaugurava il Museo di Villa Croce come spazio espositivo per l’arte contemporanea.
Lo scorso dicembre si è voluto celebrare il trentennale con una mostra che rimarrà aperta fino al prossimo 20 marzo: Chaotic Passion.
L’arte contemporanea si ama, si odia o si rifiuta.
Io ho iniziato ad essere attratta dalle installazioni di artisti contemporanei negli ultimi anni: reduce da studi di archeologia classica e quindi assolutamente lontana dalle esperienze, dai modi di espressione e dalle proposte di artisti contemporanei mi sono avvicinata a questo mondo con la curiosità e lo stupore di una neofita. E mi sono divertita un mondo!!
L’arte contemporanea è divertente, dissacrante, a volte sconvolgente e sconcertante. Le installazioni suscitano sorpresa e voglia di rimettere in gioco le proprie certezze.
La mostra attualmente a Villa Croce vuole essere una riproposta e ridiscussione di opere che negli ultimi 30 anni hanno creato la storia della collezione genovese messe a confronto con installazioni create appositamente per questa occasione.
Ne esce un percorso interessante in bilico tra opere ormai storicizzate come quelle di Piero Manzoni o Lucio Fontana e quelle attualissime di Christian Chironi, Chiara Camoni, etc.…
A volte le opere sono l’espressione di un disagio sociale, la valutazione ironica di un evento attuale o la constatazione di una situazione reale; spesso portano a riflettere e a verificare quante sfaccettature diverse possa avere un fatto anche banale. Altre volte sono solo un gioco formale dell’artista che si diverte con strutture, materiali o colori.
In un mondo sempre più dominato dall’immagine e dove ci sembra di aver già visto, sentito e vissuto di tutto, le installazioni e le proposte di artisti e performer contemporanei suggeriscono che la genialità, l’intelligenza e la creatività umane possono andare ancora oltre.
La mostra di Villa Croce è un ottimo compromesso e quasi un ponte tra ciò che è stato fatto nei decenni passati e ciò che, giorno dopo giorno, nel presente, l’arte contemporanea può proporre.
Chaotic passion è a Villa Croce fino al prossimo 20 marzo: il mio suggerimento di andarla a vedere è soprattutto per chi non frequenta abitualmente contesti di questo genere, per scoprire, con un approccio senza pregiudizi, nuove forme di espressione e di comunicazione.
3 Commenti
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Adoro l’arte contemporanea! Non me la farò scappare stavolta …
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Cara Lucia,
invece sai bene che noi non ci andremo mai, anche se su quell’ombrello rosso c’e’ scritto “Gaf gaf” … ma come si sono permessi?!
Un caro saluto-
Autore
Ho fotografato quell’ombrello solo per voi!!!
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