Crocieristi, mi mancate!

Crocieristi, mi mancate!
2 Maggio 2020 Lucia

In questo lungo periodo di inattività, mi mancano anche le escursioni per i crocieristi. Si lo so che normalmente in alta stagione mi lamento spesso e non vedo  l’ora che finisca tutto il tran tran convulso ma, diciamoci al verità, le escursioni per i croceristi sono una parte importante del mio lavoro ed in questo momento vorrei essere in banchina ad aspettare i primi passeggeri che scendono da una nave.

Cosa NON  mi manca…

Beh, certamente ci sono alcuni aspetti che non mi mancano per niente.

Innanzitutto le alzatacce ad ore antelucane per essere pronti in banchina al mattino presto. L’appuntamento per noi guide è di solito tra le 7,30 e le 8 e raggiungere Portofino per chi, come me, abita a Genova non è semplicissimo. Non parliamo poi di quando, per le condizioni meteo-marine incerte, il comandante della nave, all’ultimo momento, decide di cambiare rotta e invece di fermarsi in rada a Portofino punta la prua verso il porto di Genova. Eh sì, in quel caso, con gli occhi ancora appiccicati per il sonno, tra uno sbadiglio e l’altro, arrivata al casello di Rapallo, mi tocca fare inversione ad U e ritornare in città per raggiungere il porto.

Non mi mancano neppure le lunghe attese dei passeggeri che dovrebbero scendere ad una certa ora ma poi, per misteriosi motivi , sbarcano con ritardi infiniti…

Per fortuna che le attese sotto bordo o in banchina sono spesso convissute con colleghi con i quali tra una chiacchiera e l’altra  si riesce a fare scorrer il tempo piacevolmente!

… e cosa mi manca

Quello che mi piace è la varietà di persone che si incontrano durante un’escursione di una nave da crociera. Mentre normalmente i gruppi che viaggiano in pullman sono piuttosto omogenei (per nazionalità, background culturale, età, etc…), i crocieristi sono eterogenei: nello stesso gruppo si incontrano persone da Paesi diversi, giovani in viaggio di nozze e anziani pensionati, famiglie intere e viaggiatori solitari. Sono spesso persone diversissime tra loro, per cultura, educazione ed abitudini di vita, che si trovano insieme a convivere l’esperienza di un’escursione. L’incontro-scontro tra mondi diversi genera spesso situazioni interessanti, che come guida ho la possibilità di testimoniare in prima persona, come un’esperienza di scienza sociale.

Mi piace scorgere negli sguardi di ciascuno l’emozione del viaggio, la gioia per essere arrivati ad una destinazione spesso agognata da  tempo. Ho al fortuna di vivere e di lavorare in un posti magnifici che attirano turisti da ogni dove.

Spero di tornare presto a questo mondo: voglio tornare a lamentarmi

  • per la sveglia che suona troppo presto;
  • dover guidare il gruppo nelle giornate di pioggia senza poter tenere l’ombrello aperto per il vento che ti porta via;
  • per dover camminare nelle giornate di canicola sotto un sole cocente con un caldo che toglie il respiro;
  • per dover aspettare il passeggero ritardatario o che si è perso o con il quale, caratterialmente, non sono riuscita ad instaurare un rapporto di cordialità…

 

…eh sì, perché in fondo, nonostante tutto, mi mancano i miei crocieristi!

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