Ieri sera sono andata al Reading Internazionale presso la Fondazione Bogliasco a Villa dei Pini. Era una delle proposte del Festival Internazionale di Poesia ed anche un evento legato al 20° anniversario della Fondazione Bogliasco, che dal 1996 ha ospitato 850 tra artisti e accademici provenienti da 55 Paesi.
Come sempre gli eventi a Villa dei Pini hanno un che di magico: sarà per la bellezza del parco a strapiombo sul mare, sarà per l’atmosfera elegante ma non troppo formale, io adoro questo incantevole angolo di Golfo Paradiso.
La serata è stata aperta da una lettura estemporanea di una poesia del poeta inglese Neil Curry composta proprio il giorno precedente in un angolo del parco: A Virgina Wolf. Sulla mia impossibilità di leggere le onde.
Oltre a Neil Curry si sono avvicendati sul palco Eva Taylor, poetessa tedesca che ha letto i suoi versi ispirati dalle musiche del compositore americano Andrew Waggoner; l’inglese Peter De Ville che ha letto Genova Genova. A Giorgio Caproni, mostrando una profonda sensibilità nel cogliere l’essenza della nostra città, attraverso immagini flash che con ironia ci propongono suoni, odori e situazioni della nostra quotidianità urbana; Angela Pradelli, argentina, che ha ricordato con parole dense di malinconia e nostalgia il nonno emigrato dall’entroterra ligure nel ’23 e mai più riuscito a tornare nella sua terra natia.
Mi fa piacere parlarvi un po’ di più di Donatella Bisutti, poetessa milanese, con cui ho scambiato qualche parola. E’ una signora dal sorriso cordiale che, come molti Lombardi, ama Genova e la Riviera. Ha letto alcune sue poesie brevissime, piccole riflessioni sulla natura, alla maniera dei componimenti giapponesi haiku.
La sua ultima raccolta di poesie si intitola Dal buio della terra (edizioni Empirìa) e Donatella Bisutti mi ha concesso di proporvi questi suoi versi su Genova che mi sono piaciuti molto.
Vi si legge l’amore per la nostra città, la capacità di fotografare, con le parole, immagini puntuali e sensazioni vivissime:
Ricordo di Genova
Io non avevo conosciuto il mare
quando la prima volta vidi Genova
alta severa tutta scale
precipitarsi a capofitto
e poi ristare immobile una nave
di pietra una prua
di ghiaia e di palazzi
sconvolta dai gabbiani e poi gli odori
di fritto acque di scolo e nei barili
la salamoia
Genova altissima murata
di marmi contro il sole e
quei ragazzi che non potevano partire
nascosti nell’ombra delle stive.
Sognavo
come potesse essere il mare
immenso fino ai confini della terra e oltre
che da ponente l’avvolgeva tutta come
il serpente
delle antiche carte.
Finalmente a Genova ho conosciuto il mare
tutto per me era il mare
ma la città ristava su se stessa
senza compiere il salto
come me impedita
dall’oscillare infinito del vapore
al di qua del sogno restava nei carruggi
con la sua lunga coda
di marmo ravvolta alla collina
questo infinito non poter partire
immobile prua questo allora
in tanto sole nero
Genova
era per me la vita.
Donatella Bisutti
2 Commenti
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Grazie per questo bel commento. Nel 2008 Andrew Waggoner ed io eravamo fellows alla Bogliasco Foundation e lui ha composto la musica per tre mie poesie nel 2009, eseguita per la prima volta a Strasburgo nel 2010 da Accroche Note canta Francoise Kubler (soprano). Citazione dal programma: “Frappé par l’élégance de ses poèmes fluides e émouvants le compositeur a chercher une atmosphère dans laquelle ces textes peuvent s’expreimer clairement”.
Eva Taylor-
Autore
Grazie!! La sua lettura è stata davvero coinvolgente!
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