Sono andata a vedere Flashback, la mostra a Palazzo Ducale che punta l’attenzione su 50 anni di sperimentazione fotografica in Italia dagli anni ‘60 ad oggi.
E’ un percorso interessante nel quale esperienze di decenni diversi dialogano tra loro in un confronto intrigante.
Ci sono alcune fotografie che ormai sono entrate nell’immaginario collettivo; ciò nonostante non si sono banalizzate e continuano ad avere la loro forza espressiva: in mostra ci sono i paesaggi innevati, quasi minimalisti, di Fulvio Roiter degli anni ’60 ed i ritratti incisivi di Oliviero Toscani degli anni ’80.
Divertente il confronto tra le foto scattate da Pietro Privitera nel 1995 e nel 2015 alle stesse donne, con gli stessi abiti e con le stesse condizioni di posa, in un gioco di memoria e presenza.
Maurizio Galimberti sfrutta le potenzialità espressive delle Polaroid e crea mosaici come quello che ripropone il volto di Umberto Eco (datato 2002).
Vi sono poi gli esiti delle sperimentazioni nell’ambito della poesia visiva di Sarenco degli anni ’70.
Oltre alle fotografie ci sono anche alcune installazioni che giocano con il mezzo fotografico; sono testimonianze di una ricerca che coinvolge modi espressivi diversi con risultati spesso inattesi.
È una mostra che consiglio a chi cerca non solo qualcosa di nuovo, ma anche qualcosa di ormai passato da rivedere con una diversa consapevolezza alla luce delle innovazioni del linguaggio fotografico.
Flashback è a Palazzo Ducale di Genova fino al 28 agosto.