Quest’anno la Cattedrale di san Lorenzo compie 900 anni: era il 1118 quando Papa Gelasio II passò da Genova e la consacrò. Nel Museo del Tesoro di san Lorenzo, accessibile dall’ingresso in fondo alla navata sinistra, si conserva, in una teca, la bolla papale di consacrazione della chiesa.
Non starò qui a descrivervi le bellezze architettoniche o a farvi un elenco delle opere d’arte racchiuse nel tempio genovese, cose che potete trovare facilmente nelle tante pubblicazioni sull’argomento o che vi potete fare raccontare seguendo una visita accompagnati da una guida abilitata, ma vi voglio solo dare due suggerimenti.
La salita alle torri
All’inizio della navata destra trovate una porticina che da l’accesso alle torri; vale la pena salire, non solo per arrivare in cima e godersi il panorama suoi tetti vicini, ma soprattutto per fermarsi, a metà della salita, nella tribuna del doge. Da lì la vista sull’interno della cattedrale è spettacolare e da quella prospettiva si rimane incantati dalla selva di colonne delle navate e del falso matroneo, riuscendo a cogliere maggiormente l’imponenza della costruzione.
Si ha poi la possibilità di vedere più da vicino e dall’interno i vetri del rosone.
Salendo qualche altro gradino, prima di uscire sul tetto, per poi raggiungere la loggetta sulla torre di sinistra, ci si ferma in un vano dalla volta a crociera duecentesca, con i fori per le corde delle campane: è la sala dei seminaristi. Questi ultimi infatti qui avevano trovato rifugio durante la seconda guerra mondiale.
L’Assunta di Gaetano Previati
Tornati in chiesa oltre ad ammirare dipinti e sculture di altari e cappelle, vi suggerisco di alzare lo sguardo, nella navata destra, sopra la porta laterale che da su via san Lorenzo, dove vi è un quadro moderno, spesso un po’ dimenticato: L’Assunta di Gaetano Previati. In realtà è un trittico del 1907. Ogni volta che lo guardo penso a quanto clamore avrà fatto ai sui tempi. Nella chiesa genovese, tra archi gotici e romanici, tra sculture quattrocentesche e affreschi del ‘500 il dipinto divisionista del Previati avrà destato sicuramente scalpore; all’inizio del ‘900 qualcuno lo avrà considerato troppo moderno e inadeguato al contesto in cui si trova, ma oggi a più di 100 anni costituisce un tassello della decorazione della chiesa di San Lorenzo e un gradino nella scala della continua ed inarrestabile evoluzione della storia dell’arte.
2 Commenti
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Felice che abbiate parlato anche dell’Assunta di Previati. È quasi invisibile, al buio e senza neppure una targhetta descrittiva. Non ci potevo credere!
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Autore
Sì ,è davvero poco illuminato e quasi invisibile . Proprio per questo è una scoperta interessante che desta stupore e ogni volta che porto turisti o Genovesi in cattedrale lo faccio notare.
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