Oggi vi propongo un’altra delle mie mete preferite: il lago di Giacopiane. Ci sono andata parecchie volte, in ogni stagione, e mi piace sempre.
Come arrivare
Dall’uscita autostradale di Lavagna si segue la SP 586; superato l’abitato di Borzonasca, dopo poche curve trovate la deviazione per il lago di Giacopiane. Mi raccomando però, prima fermatevi in un bar del paese per comprare il permesso ( 5 euro il giornaliero per una macchina) che vi dà l’accesso al lago.
Si sale in quota lungo una strada asfaltata e si raggiunge il bacino che è a circa 1000 m s.l.m.
In estate è possibile la balneazione, lontano dalle strutture della diga (il lago di Giacopiane è un bacino artificiale); lungo le sponde si trovano tanti campeggiatori e piccole vallette dove fermarsi per un picnic o un barbecue.
Il giro del lago
Io adoro fare il giro a piedi del lago, lungo un sentiero pianeggiante di circa 4 km, che permette di scorgere, tra gli alberi, delle belle vedute della distesa d’acqua.
Passeggiando lungo le sponde si incontrano i cavalli selvaggi dell’Aveto, che si avvicinano al lago per abbeverarsi e nelle calde giornate estive cercano un po’ di refrigerio all’ombra degli alberi.
Ci sono anche mandrie di mucche che pigramente fanno la siesta sulle sponde del lago.
Le pietre del lago di Giacopiane
A seconda delle stagioni il livello dell’acqua può variare di molto, ma io trovo che il paesaggio sia sempre bellissimo sia con il lago pieno, sia quando le sponde emergono con le loro pietre particolarissime.
Eh sì, perché il lago di Giacopiane è meta di chi è in cerca di suiseki (“pietra lavorata dall’acqua” in giapponese). Queste pietre, plasmate dall’acqua, hanno forme particolari, evocative di elementi naturali e, pare, favoriscano la meditazione.
Il lago di Giacopiane è anche punto di partenza per escursioni più impegnative che raggiungono le vette vicine da cui si godono panorami stupendi sui monti di Liguria e fino al mare.