Questo è un post un po’ sconclusionato, che nasce da un ricordo personale.
Quest’anno, 2017, si sono festeggiati i 25 anni dell’Acquario di Genova; in realtà non è stato solo il venticinquesimo anno per l’Acquario, ma per tutto il Porto Antico, compreso il Bigo ed il tendone della Piazza delle Feste.
Nel maggio 1992 per inaugurare lo spazio sotto il tendone, che allora era concepito come un grande teatro all’aperto, fu chiamato Vittorio Gassman, interprete e regista dell’ Ulisse e la Balena Bianca, con le scene di Renzo Piano e i contributi di Emanuele Luzzati, Nicola Piovani e Daniel Ezralow: un grande spettacolo.
Beh, ogni volta che ripenso a Vittorio Gassman e alle sue interpretazioni teatrali, quando mi capita di vedere un suo film o qualche spezzone televisivo, mi viene in mente una storia che mi raccontava una mia zia, coetanea di Gassman, che da bambina frequentava lo stesso stabilimento balneare. Piuttosto divertita, mia zia ricordava che mentre tutti gli altri bambini giocavano con secchielli e palette a fare buche profonde sulla spiaggia o erano intenti, con spirito agonistico, a gareggiare con le biglie, il piccolo Vittorio saliva su una panca o un tavolino e si metteva a recitare poesie!!! Evidentemente il buongiorno si vede dal mattino e il grande mattatore aveva davvero la recitazione nel sangue!
In quei momenti estivi è scattata la scintilla e mia zia si è perdutamente, e segretamente, innamorata di Vittorio Gassman!