Ho fatto una gita nell’entroterra di Imperia, nel cuore della Val Prino, fino a Valloria.
La strada che dalla costa conduce nell’entroterra è fiancheggiata da uliveti sterminati, con alberi dai tronchi nodosi, dalle fronde ricche e dai rami carichi di olive; dopo una serie di tornanti sulla strada stretta, tra il verde argentato degli ulivi, si arriva a Valloria, il paese delle porte dipinte.
Le case di pietra si affacciano su stretti vicoli e scalinate tortuose, dove è divertente perdersi giocando ad una sorta di caccia al tesoro per scoprire le porte dipinte: sono oltre 150 e sono una più bella dell’altra.
La storia delle porte dipinte
Dal 1994 molti artisti italiani e stranieri sono arrivati a Valloria e il paese si è colorato. Il progetto originale, portato avanti dall’Associazione Amici di Valloria, era nato negli anni ‘90 per tentare di salvare dal degrado il paese, che rischiava di essere abbandonato. Le porte più rovinate, di vecchi magazzini e stalle, sono state dipinte e così anno dopo anno, ad ogni inizio estate sono arrivati artisti da tutto il mondo per partecipare a questa iniziativa; dall’Europa, dal Canada, dal Messico e dal Giappone, tutti qui per rendere Valloria sempre più colorata!! Ormai ogni casa ha la sua porta dipinta, ed in certi casi anche qualche finestra; ci sono pure quattro murales.
I soggetti sono diversi: chi ha omaggiato la terra ligure con i suoi paesaggi, i tipi umani, il lavoro di contadini e pescatori; chi ha trovato ispirazione nel mondo degli animali e della natura; chi ha realizzato opere astratte e chi ha proposto realistiche nature morte; ce n’è per tutti i gusti!!
I residenti sono fieri di aver trasformato un paese che stava decadendo e che, come purtroppo molti altri, stava per essere dimenticato, in un’attrazione turistica: nel parcheggio le macchine hanno targhe tedesche , olandesi, francesi e di altri Paesi. Per me è stata una sorpresa piacevole e divertente… la Liguria non finisce mai di stupirmi!
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