Questa che vi racconto è una storia che sembra incredibile, ma è, invece, assolutamente vera. A fine ‘500, a San Maurizio di Monti, frazione di Rapallo, un terzo della popolazione era costituita da contadini. Le condizioni economiche non erano certo agiate ed ogni padre di famiglia si arrabattava per far sì che le figlie femmine potessero avere un buon matrimonio. Il 5 ottobre 1593 Andrea Pendola, un contadino di San Maurizio, ormai avanti negli anni e senza figli, avendo raggiunto una certa agiatezza economica decise di fare testamento e lasciare i suoi beni ad un fidecommisso, (una specie di Fondazione) per dare una dote alle figlie delle 25 famiglie Pendola che in quel momento si trovavano in paese e anche alle loro discendenti. Nasceva così l’Opera Pia Andrea Pendola. Questo sembra uno dei tanti episodi che si possono ricostruire leggendo antichi documenti d’archivio e che fanno sorridere per la spontanea ed ingenua generosità dei protagonisti; ma dal 1593 arriviamo ai giorni nostri. I beni donati da Andrea Pendola sono stati investiti per secoli, in modo tale che ogni generazione di discendenti delle prime 25 famiglie potesse godere di tale donazione. Oggi due fidecommissari amministrano L’Opera Pia e così lo scorso giugno nella chiesa parrocchiale di san Maurizio, alla presenza delle Autorità locali, si sono riunite le attuali signore Pendola per ricevere la loro “dote”. In effetti, questo appuntamento che si rinnova ancora dopo 422 anni, era stato ultimamente interrotto. Lo scorso giugno quindi hanno ricevuto la loro dote le spose Pendola degli ultimi 20 anni! Ormai è solo un atto simbolico: la somma da dividere non è più consistente come in passato, ma certamente questa storia edificante stupisce e rasserena come un film a lieto fine.
1 Commento
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Chissà che invidia le signore delle altre famiglie!