Mi piace sempre tornare a visitare la collezione Wolfson.
Gli oggetti raccolti dal collezionista americano raccontano com’era l’Italia all’indomani dell’Unità e fino alla fine della 2° Guerra Mondiale; ci parlano dei gusti dei nostri nonni e bisnonni; ci evocano episodi delle loro vite…
Ci sono gli arredi stravaganti di ricche dimore, i mobili da ufficio con decorazioni floreali, i soprammobili ed i quadri che impreziosivano i salotti, i manifesti pubblicitari di grandi hotel e di opere teatrali, gli oggetti delle lussuose navi da crociera, il prototipo della lavatrice Candy Baby e la Vespa del 1946….
Fino al prossimo 10 gennaio l’attenzione è sul mondo dell’infanzia con la mostra “le Stanze della fantasia”.
Tra anni ’20 e ’30 come si cresceva?? In mostra i giornalini ed i giochi per l’infanzia, gli arredi delle camerette, i pupazzi ed i tessuti…
Antonio Rubino, disegnatore nato a Sanremo, si inventa tanti personaggi: Viperetta, Tic e Tac, la fata Acquolina…
Disegna le camerette da letto che sono quasi dei parchi gioco: il letto, i comodini, gli armadi e le sedie prendono forma dei personaggi delle favole. La seggiolina non è più solo un elemento d’arredo ma diventa giocattolo… I riferimenti alla favola di Pinocchio, la storia per bambini per antonomasia, trasformano i mobili in oggetti divertenti.
Grazioso anche il tessuto “Fiori vivi” di qualche anno più tardo.
E’ una mostra adatta anche ai più piccoli, per raccontare loro come crescevano i loro nonni e bisnonni, per insegnare loro che esiste un luogo fantastico dove si possono inventare giochi e creare storie: un luogo meraviglioso che si chiama fantasia.
La Wolfsoniana si trova a Genova Nervi in via Serra Gropallo, 4.