Ci sono delle fotografie perfette tecnicamente, in cui tutte le regole della composizione sono state seguite pedissequamente e ci sono fotografie in cui la l’immagine è più disordinata ma comunicano emozioni forti a chi le guarda. Generalmente i fotografi si dividono tra chi cerca la perfezione formale e chi vuole comunicare con immagini dal forte impatto emotivo.
Letizia Battaglia non fa una scelta e le sue foto eleganti e composte con ordine quasi maniacale ci sbattono in faccia la cruda realtà delle storie che raccontano.
Ma forse per Letizia Battaglia rispettare le regole dei 2/3 o della sezione aurea era qualcosa di naturale e anche quando si trovava di fronte a scene drammatiche in cui velocemente doveva scattare, i suoi risultati perfetti nascevano spontaneamente; così mi piace pensare….
La mostra a Palazzo Ducale è un pugno allo stomaco: si ritorna agli anni Settanta e Ottanta, spettatori dei delitti di mafia che hanno insanguinato la Sicilia. Chi ha vissuto quegli anni ricorda sicuramente quei momenti tremendi ed i più giovani possono leggere una pagina triste della storia del nostro Paese. Ma Letizia Battaglia non è solo reporter dei delitti di mafia: ci racconta Palermo con la vita quotidiana che si svolge nei vari quartieri, tra feste opulente e vicoli sudici.
Ci sono foto bellissime, che mi hanno colpito davvero e davvero vi consiglio di fare un salto a Palazzo Ducale.
In mostra ci sono anche alcune edizioni delle riviste da lei fondate (Grandevù e Le edizioni della Battaglia) e alcuni suoi progetti interessanti: la serie degli Invincibili propone immagini sue o di altri fotografi incorniciate da piccoli ritratti in bianco e nero con poche linee di colore: sono i suoi personaggi di riferimento, gli “invincibili” della sua vita.
Il regista Wim Wenders la ricorda con queste parole:
Ti amo, Letizia, per essere la persona straordinaria che sei e per quello che hai creato.
Ed in mostra ci sono tanti ricordi e giudizi di personaggi del mondo dell’arte e della cultura che la hanno incontrata.
L’ultimo suo progetto su commissione è del 2020 (Letizia Battaglia è mancata nel 2022).E’ la campagna pubblicitaria per la Lamborghini; le sue foto a colori in cui le protagoniste sembrano più le bambine indifferenti al lusso che non la vettura pubblicizzata ancora una volta ci propongono una Letizia Battaglia imprevedibile e anticonformista.
La mostra Letizia Battaglia sono io è a palazzo Ducale a Genova fino al prossimo 1 novembre.