
Strega Tour 20024
Pochi giorni fa ho partecipato ad un appuntamento davvero interessante: l’incontro con i finalisti del Premio Strega 2024 . Devo ringraziare Irene Patania, cofondatrice del gruppo di lettura Gli Scompaginati (guardate qui il loro bellissimo sito web), che mi ha segnalato questo evento che ha avuto luogo in una cornice suggestiva: l’Aula Magna della facoltà di Architettura in piazza Sarzano, nell’ex Chiesa di san Salvatore.
Nonostante i danni dei bombardamenti dell’ultima guerra abbiano reso impossibile la lettura della decorazione ad affresco e a stucco, le poche tracce rimaste rendono l’ambiente affascinante.
Ma veniamo all’incontro!
Strega Tour 2024
Devo confessare che non ho ancora letto nessuno dei libri finalisti, ma ho avuto il piacere di ascoltare gli scrittori durante la presentazione.
Sono rimasta colpita dalle parole di Paolo Di Paolo, che ha presentato “Romanzo senza umani”.
Nel suo libro affronta temi esistenziali, in una ricerca di memoria che nasce dalla volontà e dalla necessità di riconnettersi col proprio passato. Di Paolo cita Proust in una sorta di autobiografico omaggio e l’ultimo film di Wim Wenders “Perfect days”, nello sforzo di affermare, attraverso la consapevolezza del passato, l’importanza del presente.
Certamente le parole di Di Paolo mi hanno toccato e presto leggerò il suo romanzo.

Paolo Di Paolo
“Aggiustare l’universo” è il titolo del libro presentato da Raffaella Romagnolo. Ho sentito una sorta di affinità elettiva con questa scrittrice , che dopo essere stata a Genova allieva di Edoardo Sanguineti, insegna italiano e con consapevolezza afferma di essere ciò che è oggi grazie al fatto di aver frequentato l’Università; ma rivendica anche il ruolo di formazione della scuola, dove si impara la vita , si creano le relazioni tra i giovani e gli adulti e tra i coetanei.
Il suo romanzo racconta l’anno scolastico del 1945, il primo dopo la Liberazione… lo leggerò presto!

Raffaella Romagnolo
Tommaso Giartosio presenta la sua opera “Autobiogrammatica”: anche qui un viaggio nella memoria, (forse una specie di romanzo di formazione). Giartosio fa una sorta di esperimento linguistico e nella presentazione definisce il suo romanzo una “fascinazione sul linguaggio”. Mi ha davvero incuriosita: forse sarà una lettura impegnativa, ma non vedo l’ora di cominciare questo libro.

Tommaso Giartosio
Chiara Valerio (che era presente in remoto) ha presentato il suo romanzo “Chi dice e chi tace”: forse per la prima volta affronta il genere giallo e questo mi stuzzica parecchio! Nel romanzo la Valerio indaga sui sentimenti, sulle passioni e sulle idee preconcette che ognuno di noi ha sui pensieri altrui.
All’incontro ha partecipato anche Donatella Di Pietrantonio col suo romanzo “L’età fragile”: sullo sfondo di una vicenda di cronaca nera la scrittrice indaga fragilità, debolezze, sensi di colpa.
Dario Voltolini presenta “Invernale”… ancora una storia di memorie e ricordi del passato, un omaggio dal parte del figlio al proprio padre di cui racconta gli ultimi anni vita tra anni ’70 e ’80.
Alla fine tutti questi autori rivendicano il ruolo della memoria, e ancora una volta mi convinco che i romanzi raccontano storie (che siano eventi reali o fittizi) che nascono sempre e comunque dal proprio vissuto, dalle proprie esperienze e dai ricordi di eventi e sentimenti.
A questo punto non ci rimane che aspettare il prossimo 4 luglio per scoprire il vincitore del Premio Strega 2024.
Per me questo incontro è stato davvero avvincente: se già sono una lettrice accanita, ascoltare le parole degli autori mi ha davvero coinvolta.
Sarà un estate piena di letture, e voi che progetti avete?
Presto vi parlerò di altri libri che hanno a che fare con Genova! Stay Tuned!