Sono andata a vedere la mostra Luciano Borzone – Pittore vivacissimo nella Genova di primo Seicento a Palazzo Lomellino e ho avuto la fortuna di seguire una visita guidata della curatrice Dott. Anna Manzitti.
La mostra regala l’occasione di riscoprire Luciano Borzone, pittore genovese di inizio ‘600 che non ha avuto la stessa attenzione riservata agli artisti suoi contemporanei ed è quindi poco conosciuto e trascurato anche dagli studiosi. In mostra ci sono venti dipinti che ci raccontano di un pittore attento dalla personalità complessa, di un uomo colto ed estroverso, di un artista erudito e raffinato. Pittore e poeta vivacissimo, lo definiva il Soprani; oltre che pittore era poeta e tra le sue amicizie si annoverano Gabriello Chiabrera e Giovan Battista Marino; fu pittore ma anche consulente d’arte al seguito di Gio Carlo Doria. Se i soggetti dei suoi quadri sono quelli della pittura sacra tanto cara agli artisti dell’epoca, Borzone ci propone episodi meno noti che gli vengono suggeriti da letture di testi poco utilizzati dagli altri pittori: esemplare la Conversione di santa Caterina d’Alessandria.
Le sue tele sono davvero molto belle: la costruzione delle scene è sempre ben studiata, i dettagli sono preziosi ed eleganti.
La gran parte delle opere in mostra viene da collezioni private; è quindi questa un’opportunità rara di poterle ammirare.
E’ una piccola mostra assolutamente da vedere!
Luciano Borzone – Pittore vivacissimo nella Genova di primo Seicento è visitabile, fino al prossimo 28 febbraio, a Palazzo Lomellino, in via Garibaldi 7.