
Scavi di Luni
L’area archeologica di Luni è forse la più interessante della Liguria; la città romana del 177 a. C. si presenta al visitatore con tutti gli edifici della colonia, dalle domus private alle botteghe e alle terme, dagli edifici sacri alla grande area del foro, dal teatro all’anfiteatro.
Sono particolarmente legata a Luni per motivi diversi: durante i miei studi universitari ho avuto il piacere di conoscere il Prof. Frova, che per anni vi diresse le campagne di scavo; quado poi, in anni più recenti, ho affrontato l’esame di estensione di Guida Turistica per la provincia di La Spezia, sono stata interrogata proprio su Luni!
La visita alla città romana di Luni è davvero interessante: nonostante gli alzati degli edifici siano ormai inesistenti ( con l’eccezione dell’anfiteatro), le fondazioni ancora presenti ci raccontano la vita della colonia romana arricchitasi grazie allo sfruttamento delle vicine cave di marmo.
Così nella vasto spazio del foro possiamo immaginarci il fervore della vita cittadina, con le tabernae che vi si affacciano e con il grande tempio dedicato alla triade Capitolina;

Strutture a lato del foro
possiamo valutare la prosperità degli abitanti delle domus grazie agli affreschi e ai mosaici che le decoravano, indice di benessere e di raffinato buon gusto.
Uno dei mosaici conservati ci propone un volto davvero particolare , dal duplice aspetto: un giovane con i capelli dritti se visto da un lato, un vecchio con la barba bianca se visto dal lato opposto.

mosaico

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E’ molto bello anche il frammento di mosaico con Oceano circondato da pesci, molluschi e crostacei.

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I possenti ruderi ancora visibili poco lontano ci suggeriscono la grandiosità del grande Tempio dedicato a ad Artemide / Luna.
E poi ci sono gli edifici dedicati allo svago: il teatro e l’anfiteatro.

Teatro
Luni, un sito un po’ dimenticato.
Mi sono proposta, su questo blog, di essere positiva e non ipercritica, sfatando l’idea della Genovese mugugnona (che si lamenta di tutto).
Ma ultimamente sono rimasta davvero delusa dalla situazione in cui versa l’area di Luni: erbacce altissime nascondono i resti (praticamente invisibili le basi di statue al centro del foro); il percorso obbligato che il visitatore deve seguire è ridotto rispetto al passato e non permette di avvicinarsi alle domus a sud del foro (perché mai?); i casali, che costituiscono parte integrante della visita della città antica, essendo trasformati in sedi museali, sono chiusi (e pare che forse ne verrà riaperto solo uno). Frequento Luni da ormai più di 20 anni e purtroppo assisto ad un lento ed inesorabile degrado. Peccato davvero!