Sono una guida turistica di Genova ed ogni volta che accompagno visitatori della città in via Garibaldi leggo lo stupore e la meraviglia negli occhi delle persone che varcano la soglia del primo piano di via Garibaldi 12. Il palazzo del 1562 fu costruito per Baldassare Lomellino; nel corso dei secoli è passato di proprietà prima ai Salvago, poi agli Spinola ed infine ai Campanella.
Oggi gli spazi del primo piano sono occupati dal negozio di arredamento e design, oggettistica e libri, gestito dalla famiglia Bagnara. Appena entrati si rimane a bocca aperta di fronte agli oggetti di lusso dall’eleganza inimitabile e alle forme imprevedibili degli oggetti di design.
Poi lo stupore si accresce appena varcata la porta che conduce all’attigua sala affrescata; il soffitto racconta le Storie di Scipione l’Africano, le imprese degli antichi Romani nelle guerre contro Annibale, con gli affreschi di Andrea Semino incorniciati da stucchi dorati che si riflettono nelle alte specchiere.
In una sala successiva i meravigliosi servizi da tavola competono con gli splendidi stucchi delle pareti.
Ogni volta che entro in Via Garibaldi 12 rimango stupita anche io, come una turista che vi entra per la prima volta: mi piace pensare che all’interno delle dimore delle antiche famiglie nobili genovesi oggi ci siano attività diverse; che il fantastico patrimonio artistico della città sia godibile facilmente e che qui, come in altri casi in città, si sia trovato un equilibrio tra conservazione e fruizione degli spazi.