Ogni estate a Portofino arrivano i VIP: cantanti, attori, uomini di spettacolo, atleti, personaggi del mondo politico. E come paparazzi la folla cerca di rubare una foto o spera in un selfie col divo del momento.
Ma anche in passato il celebre borgo era visitato da persone famose, uomini di cultura, scrittori ed artisti, personalità di fama internazionale; alcuni di loro hanno lasciato un segno e sono ricordati dalle lapidi murate a lato della chiesa di San Giorgio.
Guglielmo Marconi
Il più famoso è forse Guglielmo Marconi: i turisti che arrivano da ogni parte del globo subito riconoscono il suo nome. La lapide racconta che nel marzo del 1930 Marconi, a bordo del suo yacht Elettra, riuscì, inviando onde radio corte dal golfo del Tigullio, ad accendere una lampadina a Sydney, nella lontana Australia. Marconi è ricordato anche nella vicina Santa Margherita Ligure, dove un’altra lapide ricorda che lo scienziato soggiornò all’Hotel Miramare; anche dalla terrazza di quell’hotel aveva inviato onde radio, mettendo a punto un esperimento che lo rese famoso in tutto il mondo.
Salvator Gotta
Lo scrittore Salvator Gotta aveva visitato Portofino negli anni ’30, ma si stabilì nel borgo durante la guerra e vi rimase poi nel dopoguerra. Lo scrittore ci ha lasciato tante pagine di descrizione di Portofino, luogo da lui amato profondamente; per molti anni Gotta ha ricoperto la carica di presidente dell’Azienda Autonoma di Soggiorno, contribuendo alla crescita turistica del borgo.
Mi piace qui citare alcune sue righe:
La baia è amena e profonda nel verde perenne dei pini che protendono sullo specchio dell’acqua turchina le loro chiome ariose. I monti tutt’attorno fan corona coi loro versanti ripidi e folti di vegetazione, coi loro profili sereni appoggiati sul cielo. Castelli, ville, villette, casolari cui non s’accede che per erti sentieri se ne stanno appollaiati o aggiaccati a mezza costa, seminascosti da pampini e da fronde di ulivi, in beata contemplazione del porticciolo sottostante e del mare lontano.
Jeannie Watt
Se oggi possiamo passeggiare per Portofino, gustare un gelato e fare shopping nelle lussuose boutique del borgo lo dobbiamo a Jeannie Watt, vedova del barone Alfons Von Mumm (il magnate imprenditore del celebre champagne). Nel 1945 i soldati tedeschi che si stavano ritirando da Portofino avevano avuto l’ordine di far brillare le mine già piazzate nel paese. Jeannie Watt ebbe un colloquio privato col tenente Reimers, capo della guarnigione tedesca, e lo convinse a disobbedire agli ordini. Cosi si dissero? L’incontro non ebbe testimoni, ma sta di fatto che quando i Tedeschi lasciarono Portofino, la baronessa era, coraggiosamente inamovibile, alla finestra della sua dimora.
Arnoldo Mondadori
Il grande editore Arnoldo Mondadori amava soggiornare nella sua villa affacciata sul mare: pare che ogni mese vi trascorresse i primi dieci giorni. Tra i suoi ospiti illustri vale la pena ricordare Walt Disney con il quale firmò poi il primo contratto editoriale: nel 1935 Arnoldo Mondadori diventava così l’editore di Topolino in seguito a quello che Mondadori stesso definì un “lungo corteggiamento”.
Tante altre lapidi ricordano altri personaggi famosi: la prossima volta che andrete a Portofino, dopo aver gustato un buon paciugo, salite alla chiesa di san Giorgio per scoprirle voi stessi!