Relax al rifugio Malga Zanoni

Relax al rifugio Malga Zanoni
10 Agosto 2017 Lucia

La camminata verso il rifugio

Ho fatto una bella gita fino al Rifugio Malga Zanoni.

Da Genova ci vuole circa un’oretta di macchina per raggiungere l’entroterra di Lavagna, salire fino a Borzonasca, da dove parte una strada stretta a tortuosa che arriva fino all’abitato di Sopralacroce. Da qui si prosegue sulla stessa strada e superate le frazioni di Vallepiana e Belvedere si raggiunge uno spiazzo sulla sinistra dove lasciare la macchina.

A questo punto inizia la camminata, che comincia su uno sterrato largo da cui la vista spazia sui monti circostanti, per continuare con un sentiero un po’ più ripido che scende in una valletta in mezzo al bosco, per poi risalire in prossimità del rifugio Malga Zanoni.

La passeggiata è molto bella, non troppo impegnativa , abbastanza facile anche per chi non è troppo atletico ed allenato (come la sottoscritta!).

E poi finalmente si arriva al rifugio.

Il rifugio Malga Zanoni

Il rifugio Malga Zanoni è gestito dalla scorsa primavera da tre coppie di amici genovesi che accolgono gli ospiti con gentilezza e cordialità. Ci sono anche altri sentieri di accesso al rifugio oltre a quello che ho percorso io e dal rifugio si possono raggiungere le vette dei monti Aiona, Penna e Zatta oltre ad altre mete. Per chi cerca relax e non vuole faticare troppo, il rifugio ha una bellissima terrazza dalla quale si gode un panorama meraviglioso.

Io amo i monti liguri: gli Appenini si rincorrono in creste parallele coperte da boschi fitti o da prati con arbusti bassi spesso spazzati dal vento, un po’ brulli in questa estate calda e siccitosa. In linea d’aria non si è mai troppo lontani dalla costa e anche se a volte non si riesce a vederla se ne percepisce la presenza, in un paesaggio misto di monti e di mare.

Al rifugio poi si mangia proprio bene: prodotti del territorio, specialità liguri, piatti appetitosi.

 

La mascotte del rifugio

Ad accogliere gli ospiti del rifugio c’è la mascotte di Malga Zanoni: è Rino, un agnellino nero che dopo aver brucato l’erba nei prati circostanti, si aggira sulla terrazza per farsi coccolare e per riposarsi, come un pascià, su una comoda poltrona!

 

Per tutte le info più dettagliate potete andare sul sito web del Rifugio

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