Sono tornata al Museo d’ Arte Contemporanea di Villa Croce. Dopo le alterne recenti vicende, il Museo è nuovamente aperto al pubblico ed oltre alle collezioni permanenti offre i suoi spazi per mostre temporanee.
Purtroppo gli spazi non enormi della bella residenza ottocentesca non sono adatti alle installazioni spesso di grandi proporzioni degli artisti contemporanei che espongono in altre città in contesti di dimensioni adeguate e questo è sicuramente un freno allo sviluppo del museo stesso. In ogni caso vi consiglio di farci un salto.
Teoremi immaginari di Mauro Ghiglione
In questo periodo e fino al prossimo 16 febbraio è allestita la mostra Teoremi immaginari di Mauro Ghiglione. Nato a Genova nel 1959, la sua ricerca si focalizza sullo studio dei procedimenti mentali del pensiero e della percezione di spazio e memoria. Dal 2000 sfrutta l’immagine fotografica come ausilio alla sua ricerca; le opere esposte a Villa Croce sono stimolanti e creano i presupposti per una riflessione tra percezione, intuizione e realtà.
La biblioteca di Villa Croce
Al piano terreno della Villa è aperta la biblioteca. Vi sono entrata come Alice nel Paese delle Meraviglie. E’ una raccolta davvero ricca, con saggi, monografie, sezioni dedicate alla fotografia; insomma un luogo dove vorrei trascorrere delle ore solo a sfogliare i tanti volumi anche così un po’ a caso, certa di trovare immagini coinvolgenti e testi che possano aiutarmi a entrare con più consapevolezza nel mondo dell’arte contemporanea ( vi ricordo che io sono archeologa e quindi ho fatto studi diversi, un po’ lontani da questo mondo, che comunque, in anni recenti, ha iniziato ad attirarmi sempre di più).
Quindi il mio suggerimento è di entrare a Villa Croce, anche e soprattutto se siete un po’ scettici e vi sembra che l’arte contemporanea sia un po’ ostica e di difficile approccio: come è successo a me tempo fa, potreste rimanere davvero affascinati!