Come ogni anno, per la festa di san Giovanni Battista, Patrono di Genova, in città ci sono varie proposte: dal falò al concerto, dalla processione religiosa al ghost tour organizzato nel centro storico… potete trovare tutte le informazioni sul questo sito del Comune
Io vi propongo un veloce itinerario alla scoperta delle immagini più significative del santo patrono, che si incontrano facilmente gironzolando per il centro storico, che, come spesso dico, è un vero e proprio museo all’aperto. Capita anche di entrare in palazzi e chiese, ma molto è visibile passeggiando tra i carruggi.
I sovrapporta
Il santo patrono campeggia su molti sovrapporta nel centro storico: ai lati della cattedrale, in piazza San Giovanni il Vecchio, sul portale del battistero vi è un sovrapporta in cui è rappresentato il battesimo di Gesù. Scena minimale, ma realistica, con i piedi di Gesù affondati nell’acqua e con i due angeli ai lati pronti con i panni per asciugarlo dopo l’abluzione.
Una scena più curiosa si trova in vico Mele, 6 (palazzo di Brancaleone Grillo) dove san Giovanni, coperto da una folta pelliccia, è circondato da piante ed animali: si riconosce un uccello (una cicogna o uno struzzo) vicino ad un leopardo sdraiato a terra, davanti ad uno sfondo di alberi e rocce.
Le edicole votive
In città vi sono centinaia di edicole votive che conservano statue di san Giovanni. Alcune sono state oggetto di devozione particolare, perché le effigi del santo erano considerate miracolose: quella in piazza Soziglia (sul palazzo che fa da fondale alla piazza), è protagonista di due eventi miracolosi: nel 1240 e nel 1251, in occasione di due incendi, le fiamme furono placate solo quando venne l’idea al vescovo di Genova di portare, sotto la statua del Battista, le reliquie del santo conservate in cattedrale.
Analoga situazione in via Del Molo, dove la statua del santo, in una profonda nicchia, è protetta da un’elaborata grata in ferro. Qui nel 1634 le reliquie del Battista furono portate in processione per calmare una tempesta che implacabile, aveva distrutto le strutture portuali del molo vecchio.
I dipinti e gli affreschi
Fare un elenco dei dipinti od affreschi che ritraggono san Giovanni Battista è quasi impossibile; solo o accanto ad altri santi lo troviamo in molte pale d’altare, scelto per devozione nei confronti del patrono della città o per omonimia col committente dei dipinti in questione (da secoli molti Genovesi si chiamano Giovanni Battista, nome spesso abbreviato in Giobatta).
La committenza genovese ha richiesto spesso a pittori locali o foresti le immagini del battesimo di Gesù, o di san Giovanni nel deserto, o ancora le scene della decapitazione e della presentazione della testa del Battista a Salomè. Trovate una ricca collezione di dipinti con questi soggetti nelle sale di Palazzo Bianco.
Facile è l’accesso a palazzo Ducale dove, saliti sulla prima rampa a sinistra dallo scalone centrale, voltandosi si può vedere il grande affresco di Domenico Fiasella con la Madonna regina di Genova, san Giovanni Battista e gli altri protettori della città.
La cassa processionale del Battista
Se volete seguire punto per punto la vicenda del Battista, dalla nascita alla morte, non vi resta che entrare la Museo del Tesoro di san Lorenzo, all’interno della cattedrale.
La meravigliosa cassa processionale del Battista, eccellente opera di oreficeria quattrocentesca, ci racconta tutti gli episodi della vita del santo: anzi, si parte da prima della sua nascita, quando l’incredulo Zaccaria rimane ammutolito di fronte all’angelo che gli preannuncia la nascita del figlio dalla moglie Elisabetta, ormai avanti negli anni. Altre scene raccontano il battesimo di Gesù, la danza di Salomè davanti ad Erode e la decapitazione del santo…